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LE MULTE PRESE ALL’ESTERO DOVRANNO ESSERE SEMPRE PAGATE. ACCORDO IN EUROPA

14.03.2024

Ieri Parlamento e Consiglio Europeo hanno raggiunto un accordo informale che rafforza la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE nelle indagini transfrontaliere sulle infrazioni stradali.

Per prevenire la guida spericolata all’estero, le norme aggiornate amplieranno l’elenco delle infrazioni stradali commesse da conducenti non residenti che attivano l’assistenza transfrontaliera con il rischio di una multa per i conducenti pericolosi. Oltre all’eccesso di velocità, alla guida in stato di ebbrezza o al mancato arresto al semaforo rosso, i legislatori dell’UE hanno aggiunto, tra gli altri reati, il parcheggio pericoloso, il sorpasso, l’attraversamento di una linea continua e il reato "mordi e fuggi".

Dato che circa il 40% dei reati transfrontalieri restano impuniti, i deputati hanno garantito procedure di assistenza più solide tra i paesi dell’UE e l’obbligo di aiutare a trovare una persona responsabile di un’infrazione stradale. Inoltre, su richiesta del Paese in cui è avvenuto il reato, il Paese UE di residenza dell’autore del reato può farsi carico della riscossione delle multe stradali, purché superiori a 70 euro e non siano state pagate dopo aver esaurito tutte le azioni legali.

Il paese dell’UE in cui si è verificata l’infrazione stradale avrà undici mesi dalla data dell’infrazione per emettere un avviso di infrazione stradale. L’accordo elenca anche gli elementi principali di questo avviso di reato, che, oltre al momento e alle circostanze del reato, deve fornire informazioni su come impugnare la

Per aumentare la trasparenza e facilitare l’attuazione delle nuove regole, la Commissione ha il compito di creare un portale online che elenchi le regole, le opzioni di ricorso e le relative multe stradali, tra le altre informazioni.